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mardi 24 janvier 2012

Se lo dice un bocconiano possiamo stare tranquilli...


Udite, udite....
La fine dell’Euro e la Svizzera (Fonte: Settimanale svizzero *Cooperazione”, n° 4 del 24 gennaio 2012, pagina 35)
scritto da Alfonso Tuor, Economista (leggi ritratto sotto)
"I giorni per l’euro sono contati, ma la fine della moneta unica europea nella sua attuale composizione e forma non deve preoccupare il nostro Paese (Svizzera). La perdita della tripla «a» da parte della Francia e dell’Austria, la retrocessione in Serie B dell’Italia hanno già azzoppato il Fondo Salva-Stati che doveva essere usato per ridurre i tassi di interesse italiani e spagnoli. Inoltre, il rischio di fallimento della Grecia e soprattutto il «no» tedesco ad interventi massicci della Banca centrale europea tesi a sostenere i Paesi europei in difficoltà inducono a ritenere che la fine dell’euro sia prossima. Questa eventualità non deve spaventare il nostro Paese. L’uscita della Germania dall’euro e la creazione di un nuovo marco tedesco porterà alla formazione di un’area di stabilità monetaria, della quale faranno parte anche Olanda, Finlandia, Austria e Lussemburgo. Questi Paesi decideranno di stabilire un tasso di cambio fisso tra le loro monete, cui si agganceranno anche le valute di Danimarca e Svezia. Anche il nostro Paese deciderà probabilmente di legare il franco a questa nuova area di stabilità monetaria. Per la Svizzera si aprirà la possibilità di rompere l’isolamento e di risolvere il problema delle relazioni con l’Europa. Insomma, una storia a lieto fine."

Il ritratto - Alfonso Tuor – (Fonte : Settimanale Cooperazione, n° 1 del 2 gennaio 2012, pagina 14)
Nato nel 1951 a Sorengo, si è laureato in economia politica all’Università Bocconi di Milano. Piccola curiosità: Mario Monti, oggi primo ministro italiano, sedeva nella sua commissione d’esame. Dopo gli studi, Tuor è entrato alla Radio della Svizzera italiana come redattore per le cronache, poi è stato responsabile per la redazione estera e infine responsabile dell’informazione radiofonica. All’inizio degli anni ’90 è passato al Corriere del Ticino come responsabile della redazione economica, diventando vice-direttore del giornale. Ha guidato la trasmissione «Future» a Teleticino. Nel 2010 ha lasciato il Corriere del Ticino per seguire un progetto internet in Cina, che si è già concluso. Divorziato, vive a Massagno; ha una figlia che vive a Shanghai.
Questo scritto è diretto a vari amici, conoscenti e corrispondenti, circa settanta nominativi sparsi in Italia e nel Canton Ticino. Chi non desidera più ricevere i miei messaggi mi mandi pure due righe, cancellerò il suo nominativo dal mio indirizzario. Viceversa, chi vi trova qualche spunto utile li può girare ad altri, se crede. Aggiungo inoltre: Ogni testimonianza vostra sarà gradita.
 
Un cordiale saluto
Max

mardi 17 janvier 2012

Gli imperturbabili


Nell'ambito del suo ormai lungo percorso, Melisenda, mia moglie, laureatasi alla Cattolica di Milano nel lontanissimo 1961, ha avuto modo di incrociare persone di vario "stampo". Fra le quali due perfettamente agli antipodi, chiamerò il primo Mister Sentimentale, il secondo Mister Anonimato.
Mister Sentimentale è stato il suo direttore di tesi poi si sono persi di vista, io non l'ho mai incontrato ma so che è diventato un personaggio pubblico in Italia, e, nel quotidiano su cui scrive ogni settimana, canta continuamente le lodi dell'Amore e dell'Amicizia: davvero forte e, direi, assai simpatico, da parte di qualcuno che ha ormai superato gli ottanta anni. Dai suoi scritti traspare la spinta vitale in grado di smuovere montagne.
 
Mister Anonimato che mia moglie ha conosciuto (ancora prima del nostro matrimonio a Milano nel 1970), "sul lavoro" , è anche lui un personaggio emblematico ma di tutt'altro tipo. Ha 66 anni ma non ha mai parlato di innamoramento... . Però riesce simpatico a quasi tutti coloro che lo avvicinano, ispira fiducia così, di prim'acchito. E' sempre stato servizievole, addirittura premuroso, nei confronti dell'altro.
Ma perché vedere in lui un Mister Anonimato?
Per la sua stessa ammissione. Parecchi anni fa mi disse una cosa che mi sconvolse, e cioè che all'età di 18 anni aveva capito che l'anonimato è l'unico modo di godersi una vita tranquilla, sempre, ovunque e comunque ... Giurò che sarebbe stato questo il suo modello di vita e ha mantenuto parola. Non tiene alcun archivio né cartaceo né informatico però la sua mente ha incamerato, memorizzato un'infinità di numeri, dati, fatti, notizie. Pur non avendo frequentato l'università, ha una capacità di straordinaria sintesi su molti "fenomeni" dei tempi presenti e passati. Tuttavia non scrive mai un rigo, nei blog o nelle lettere ai giornali, non ha un suo profilo su Facebook, probabilmente per non venir meno al suo giuramento di gioventù, di non mettersi mai in mostra.
 
Essendo una brava, anzi bravissima, persona, Mister Anonimato è ben consapevole degli aspetti, talvolta deleteri, del quadro socio-economico che ci avvolge... Solo che per lui essi sono tutti riconducibili all'Evoluzione, una specie di forza sovrastante l'Uomo, assolutamente non modificabile nel suo decorso. Pertanto, contrariamente ad un Sentimentale od altro Passionale, egli non si entusiasma mai di fronte ad un ipotetico progetto, pensato per cambiare il mondo... Piuttosto, scusandosi per il proprio scetticismo, è portato a ridimensionare immediatamente ogni spunto propositivo, rifacendosi all'unica dinamica, oggi (quasi) unanimamente riconosciuta, anzi ammessa, quella degli indicatori statistici.
 
La settimana scorsa, feci avere a molti destinatari della presente un'informativa, tratta da una "ufficialissima" fonte elvetica, che rilevava "che sull’insieme della popolazione svizzera, circa un decimo vive al limite del minimo esistenziale". Subito dopo, Mister Anonimato puntualizzò: "Che io ricordi è il dato medio ricorrente nei paesi più avanzati. Anzi, penso che sia una percentuale tra le più " buone "( ??? ). In Italia, ad esempio, credo proprio sia ben maggiore del 10%".
 
Tutto a posto dunque? Beh, a me scandalizza pensare che in un Paese civile, diciamo europeo, su dieci persone che posso incrociare per strada, almeno una, ma probabilmente più di una, al minimo imprevisto possa trovarsi costretta a chiedere aiuto in giro.
 
Perché vi racconto tutto ciò? Perché mi sento triste, perché mi rendo conto di essere fuori dal mondo, perché solo oggi, in tardissima età, mi sto accorgendo che la figura di Mister Anonimato, che fino a poco tempo fa avrei considerata l'eccezione, molto probabilmente è la regola. Gli imperturbabili sono la maggioranza. La gente normale dorme di notte, accetta le cose come stanno e nessuno si sente dire, come spesso capita al sottoscritto: "ma insomma tu vuoi cambiare il mondo?!".
 
Ogni tanto mi sforzo anch'io di essere ragionevole, vado a guardarmi i sacrosanti indicatori economici. Ieri ad esempio sono andato a curiosare all'interno del (tecnicamente ottimo) rapporto della Banca d'Italia del 14.12.2011 intitolato La ricchezza delle famiglie italiane poi nel Global Wealth Report 2011 del Credit Suisse Research Institute... Ma ci sono anche gli studi recentissimi sugli stipendi "mediani" (bella trovata quell'espressione) delle varie categorie di dipendenti svizzeri.
 
Ma alla fine la mia conclusione rimane sempre la stessa: Quanti divari, quanta grandissima miseria nascosta... Possibile che nessuno inventi mai niente di veramente positivo, di metodologicamente innovativo (non certo la famigerata "redistribuzione" che offende qualunque spirito libero). Possibile che nessuno abbia  voglia di fare finalmente il salto da wealth (ricchezza) a resource(risorse)?
 
Scusate se vi scoccio. Ripeto il solito ritornello delle mie precedenti lettere: Questo messaggio è diretto a vari amici, conoscenti e corrispondenti, circa settanta nominativi sparsi in Italia e nel Canton Ticino. Chi non desidera più ricevere i miei scritti mi mandi pure due righe, cancellerò il suo nominativo dal mio indirizzario. Viceversa, chi vi trova qualche spunto utile li può girare ad altri, se crede. Aggiungo inoltre: Ogni testimonianza vostra sarà gradita.
 
Un cordiale saluto
Max

mardi 10 janvier 2012

Tavolino Magico


Mercoledì scorso, qualcuno del "nostro" gruppo (cosiddetti Giovani di Spirito) mi ha segnalato l'esistenza del Tavolino Magico.
 
Poiché non ne sapevo niente, sono risalito al relativo sito internet, riportando di seguito alcuni punti (le aggiunte in rosso sono del sottoscritto).
 
Modello da seguire? Me lo dicano i residenti in Italia che ricevono questo messaggio (molti dei quali ammiratori, senza se e senza ma, dell'ordinatissima Svizzera).
 
Ecco i punti in questione:
Il Ticino, Cantone di frontiera, conosce livelli di disoccupazione e di disagio sociale sensibilmente più elevati rispetto alle altre regioni della Confederazione. Perciò la sua rete sociale offre aiuti di vario genere e, al suo interno, ben s’inserisce un progetto di distribuzione alimentare come quello di Tavolino Magico.
Dati statistici sulla situazione sociale ticinese: www.ti.ch/DFE/USTAT   (Sono MONTAGNE DI DATI, non capisco nulla,pago da bere a chi riesce a fare una sintesi utile, cioè propositiva, Max)
Anno europeo (2010) di lotta contro la povertà e l’esclusione sociale: www.contrapes.ch
(…non riesco ad accedere al sito?! Forse ci si può rivolgere a christian.leoni@ti.ch tel.: +41 (0) 91 814 70 14 come risulta dal sito del Cantone => http://www4.ti.ch/fileadmin/DSS/DSP/pdf/Lancio_Conferenza_27092010.pdf)

Chi siamo (Tavolino Magico)Raccogliamo quotidianamente nella Svizzera italiana generi alimentari in esubero, tolti dal commercio, presso grossisti, dettaglianti e produttori. Consegniamo in seguito i generi alimentari offerti, da una parte, in maniera diretta e verificata a persone bisognose nei nostri Centri di distribuzione. D’altro lato, mettiamo a disposizione i generi alimentari ad enti sociali che assistono persone in difficoltà.
I nostri punti saldiDistribuiamo quanto ci è offerto. Un giorno riceviamo quantità maggiori, un altro giorno quantità minori di merce. Non acquistiamo nessun prodotto per completare il nostro assortimento. I generi alimentari che consegniamo non sostituiscono la spesa settimanale delle economie domestiche beneficiarie del nostro aiuto. Tuttavia, i prodotti da noi offerti contribuiscono ad alleviare i budget familiari troppo modesti.
La povertà in SvizzeraSi calcola che sull’insieme della popolazione svizzera, circa un decimo vive al limite del minimo esistenziale. Sono soprattutto le famiglie monoparentali, i lavoratori a reddito medio-basso (Working Poor) e quanti vantano uno scarso livello di scolarizzazione o di formazione professionale a correre maggiormente il rischio di subire ristrettezze finanziarie. Queste categorie di persone necessitano più di altre un sostegno sociale e devono quindi spesso ricorrere a prestazioni assistenziali.
I nostri beneficiari
Si trova in una situazione finanziaria difficile? È costretta a vivere con il minimo esistenziale o al di sotto di esso? Desidera ricevere settimanalmente il nostro sostegno alimentare? Si rivolga allora ad uno dei Servizi o Consultori sociali più vicini al suo domicilio (ad esempio: Cancelleria comunale, Servizio sociale comunale, Sportello LAPS, Conferenze di San Vincenzo, Organizzazioni umanitarie, ecc.). Essi verificano con lei se può ricevere l’aiuto proposto da Tavolino Magico.
Trova maggiori informazioni al riguardo nell’allegato volantino (
PDF da scaricare)
Ha altre domande? Non esiti a contattarci:
Tel. 091/840.14.51  
info@tavolinomagico.ch
Volontari
Nei nostri Centri di distribuzione sono operative soprattutto persone volontarie. A turni, esse allestiscono la merce per la distribuzione, accompagnano i beneficiari nella scelta dei prodotti e provvedono a riordinare gli spazi messi a nostra disposizione.
Vuole diventare volontaria/-rio di Tavolino Magico? S’iscriva per favore con l’apposito formulario [PDF da scaricare]. Grazie di cuore!
I nostri fornitori di merceNumerose Ditte e individui prendono sul serio le loro responsabilità sociali e sostengono le attività di Tavolino Magico. A nome delle persone bisognose – che riusciamo grazie a loro ad aiutare – esprimiamo la nostra riconoscenza soprattutto ai fornitori di generi alimentari.
Disponete anche voi di prodotti in esubero o che non riuscite più a vendere, pur essendo qualitativamente ineccepibili? Non esitate a contattarciGrazie!
Criteri qualitativi 
[PDF da scaricare] Aldi-SuisseGiubiasco
Comarsa 
- Bioggio
Coop
…. diversi…
Ghioldi Luigi - Stabio
Gourmet - Locarno
Il Fornaio (La Fonte) - Lugano
Lidl: Arbedo, Basca, Gravesano e S. Antonino
Lati - 
Cadenazzo
Macelleria Fiori - Locarno
Manor
Balerna, Lugano, S. Antonino e Vezia
Migros Ticino
…. diversi…
Negroni - Chiasso
Newsped - Chiasso
Party Service Le Gourmet - Locarno
Prodega - 
Quartino
Puntofresco - 
Stabio
Rapelli SA 
- Stabio
Sabo 
- Manno
Shell Magrolino - Camorino
Simona Fratelli - Riazzino
ti.or / Foft - Cadenazzo
Tischlein deck dich - Winterthur
(fine citazione). Le chiese di Mendrisio e Rancate ogni primo fine settimana del mese, invitano i fedeli a portare beni di consumo in chiesa, per i poveri. Cosa che mia moglie è solita fare. Ultimamente però ci è rimasta molto male: le sue marmellate di cachi, fatte in casa, sono state rifiutate dal Sistema...
Accettano solo vasetti sigillati con data di scadenza. Stessa storia, presso altri canali esempio i vestiti (non basta che siano puliti, rammendati e stirati). Insomma, con vari pretesti (nel caso specifico l'igiene), le regole dettate dalla burocrazia di stampo statale hanno sempre più il sopravvento... spesso con la conseguenza di inibire qualsiasi iniziativa privata (poiché la gente, abituata a far sempre riferimento allo "Stato" ed alle Istituzioni, non è più capace di attivarsi spontaneamente).
 
Un cordiale saluto
Max